Riepilogo

Una sorta di sosta insomma, sosta dovuta, obbligata dalle imminenti partenze e dagli animi pronti a ricaricarsi di una estate che è solo all’inizio e sta già per sembrare lontana.
Un’estate che si prospetta speciale ma a volte spezzata dagli aguzzi cocci di una realtà fragile, di un dolore facile.
Un’estate per gli amici, con gli amici, in cui mancheranno alcuni amici, un’estate che neanche questa tutta intera basterebbe per elencare tutte le persone grazie alle quali son qui, che sempre hanno una mano in più pronta per me. A rialzarmi e spolverarmi dalle briciole di dolore.
Che scivoleranno via, dal mio corpo, con il loro soffio.
Un riepilogo per chi come sempre c’è, ma è lontano, per chi forse non riuscirò mai a ringraziare veramente, che è sempre lì con me, che anche se è laggiù lontana, in mezzo agli americani pazzi.
Un riepilogo per chi era con me, a prendere quel gelato poco discusso, che sola forse può capirmi e parlarmi così come fa; per chi come lei sarà lì con me sempre, in un modo o nell’altro.
Un riepilogo per chi come sempre trova la poesia giusta anche in un sms di poche righe, che mi manda messaggi sciocchi con una lieve cornice di amore. Per chi c’è, da una vita ormai, e per chi è come lei, nel bene e nel male, con me.
Un riepilogo per chi mi mancherà anche se già mi manca, che è lontana ma vicina, che mi aiuta nei miei deliri e mi promette collarini azzurri, ciotole tempestate di diamanti, per chi mi regala quelle farfalle speciali che pendono ora dal mio soffitto, azzurre e lucenti che sempre mi proteggono, per chi mi regala gufi tremolosi e teneri e per chi sempre ha un abbraccio virtuale e un Seraphim da spupazzare. Per chi con le sue parole sempre mi conforta e mi cresce.
Un riepilogo per chi non si stanca mai, e mi chiama sempre, per chi si sbatte e fa massaggi in quel modo speciale e ambiguo tipico suo. Per chi forse si meriterebbe di meglio, sempre per lui, per chi non so cosa sia per me veramente, ma resta speciale, davvero.
Per chi gioca ai videogiochi mentre parla al telefono, per chi mi risponde agli sms e per chi capisce e non capisce, per loro che sempre sono speciali, con cui condividerò le mie vacanze e con cui so che mi divertirò da matti.
E per chi ancora mi scrive, mi citofona, mi telefona, mi cerca e mi pensa.
Perchè io penso, scrivo, telefono, cerco e citofono tutti loro, uno ad uno.
Per loro che sono speciali, per loro grazie ai quali esiste questa nene che tanto vi piace far sorridere.
Un riepilogo per tutti, per quelli che non mi conoscono, mi conosco, pretendono di conoscermi o di non conoscermi.

Riepilogando nella mia vita.
Che a volte un riepilogo serve.
Magari poi, da quel riepilogo, le cose cambiano.
Già è cambiato tanto nella mia vita dall’inizio di quest’anno, anno scolastico s’intende.
Perchè oramai si ragiona in anni scolastici, noi studenti..
Quest’anno è stato duro, ma come ho già detto, penso che alla fine andare in terapia non avrebbe cambiato molto le cose.
Magari farò come zia May di spiderman e andrò in terapia quando morirà un quasi-sconosciuto…come ho rischiato con Matteo.
A volte ci penso, che è stata dura, e sarà dura, che mi mancherà il suo abbraccio ma che in fondo è stato un anno da non dimenticare, che mi ha dato molto, nel bene e nel male.
Mi ha dato nuove idee per il mio libro.
Mi ha dato l’opportunità di avvicinarmi a persone che mi aiutano e mi hanno aiutato molto.
Mi ha reso un po’ più intollerante, ma anche più forte e più matura, credo.
E’ stato un anno fondamentale, anche se avrei volentieri eliso un po’ di cose dal mio percorso (disgrazie per lo più), penso che il concatenarsi di eventi, anche di disgrazie quindi, abbia portato a questo dato risultato.
E questo dato risultato è mediamente sufficiente.
Guardandolo nella sua complessità, mi ha molto aiutato.
A volte guardo il cielo e chiedo perchè, e piango senza motivo, il più delle volte non colgo l’occasione e poi piango per stupidate.
Però ho meno paura.
O forse ne ho di più.
Ora cambio più facilmente ma lo faccio pensandoci, ora penso molto prima di parlare anche se alcune cose mi sfuggono di mano..di bocca..
Sono più schietta, forse più insopportabile e irrimediabilmente nervosa.
Però ho formato il mio carattere ancora così confuso, dentro di me, ma oramai così chiaro, a certe persone.
Sono confusa si, ma in tutto ciò ho un mio ordine da rispettare.
Prima la confusione, poi il resto, e in alcuni momenti, prima io, poi gli altri.
Mi aiuta, soffro un po’ forse però non posso pensare di potermela cavare senza di me.
Il non piacermi forse è un piacermi troppo?
Noo, non credo, penso piuttosto sia un non piacermi forse, un’autodeterminazione a cavarmela senza pensare che necessito anche di me.
E questi eloquenti deliri non li scrivo per confondere o mostrare.
Li scrivo perchè mi vengono.
Poi ho imparato a scrivere ciò che mi viene.
E questo non mi dispiace.
Poi magari cancello, perchè mi pento, o mi pento e basta senza cancellare.
Faccio tante cose, ma le faccio in modo diverso.
Non so se mi spiego.
Beh tutto ciò è nato perchè voglio dirvi che mi mancherete, che non scriverò per un po’ dato che sarò via, ma che siete tutti speciali, tutti fondamentali nella carta geografica della mia vita.
Si, perchè la mia vita è anche una carta geografica.
All’inizio e alla fine del mio libro, come quei libri fantasy fighi che parlano di altri mondi.
E non si chiuderà con un inchino.
Perchè i veri protagonisti, i veri creatori di quei personaggi che presenterò come miei, siete voi.
L’inchino lo farete voi.
E i ringraziamenti sono poco per queste cose.
Ma grazie.
Grazie di cuore.

-Io voglio correre tra quelle pagine..
E lo farai, Sarah, te lo prometto..-

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