Cancello: voce del verbo cancellare, presente, prima persona singolare, attivo.
In greco a differenza dell’italiano la forma da cercare sul vocabolario è il presente.
Io invece troverei più comodo l’infinito, almeno credo, anche perchè dall’infinito è più facile coniugare il verbo.
Ma questo non importava agli stampatori dei dizionari di greco antico.
Del resto, mica avrebbero dovuto usarli loro.
Maledizione.
Sono punto a capo.
Cancellare, non so nemmeno come si dica in greco, se esista (anche se penso di si) o se abbia il significato che gli diamo noi.
O perlomeno che gli do io.
Un semplice verbo, ma se solo si potesse usare sempre.
Anche materialmente intendo.
Cancellare quel che non ci va.
Cancellare per ricominciare, anche se conoscendomi probabilmente rifarei tutto da capo.
Il mio problema resta sempre la confusione.
Ne ho talmente tanta che la testa sembra esplodermi.
Un giorno credo una cosa, un giorno un altra.
E basta poco, credetemi, a scambiare una tenera e dolce amicizia per qualcosa in più
Ma c’ho pensato bene, forse è vero che non riesco a impegnarmi.
Nessuno e niente riescono a sbloccarmi, non riesco a pensare ad una storia seria senza le catene.
E magari è triste, ma è così.
Vado molto a momenti in generale, come tutti del resto, forse un po’ di più ma comunque in giusto modo.
Solo che quando sono lì poi, non ho la forza di procedere oltre a quello spazio che appare vuoto ma in realtà è stracolmo di dubbi.
Quella melassa semi sciolta che mi separa il desiderio dalla realtà
O forse inconsciamente so che quando i desideri si realizzano perdono di significato, vengono a noia.
Forse è per questo che scrivo sempre meno, che studio sempre meno.
Ma non voglio perdere quel poco che ho, che posso avere, che voglio avere più di ogni altra cosa.
Voglio scrivere.
Ho pensato molto a come il momento in se modelli i sentimenti.
E ho pensato che mentre una persona muore, nel momento in cui ti investono o la malattia prende il sopravvento su di te..tu alla fine dici, alla persona che ti tiene la testa, una cosa a caso.
‘Ti amo’.
‘Ti voglio bene.’
‘Vorrei vedere il mare.’
O almeno non proprio, comunque una cosa del momento, che il tuo cervello ritiene in quel momento necessaria.
Se pensi a Peter Pan dirai una cosa su Peter Pan.
O almeno credo.
Ehehe.
Certo che me ne faccio di viaggi malati mentre sono in bici..
E meno male che se lo dice da sola.
Si però allora noi che ci siamo a fare?
A ispirarmi quando serve..
E’ quel ‘quando serve’ che non mi convince..
E…e se un giorno non le serviremo più…e ci butterà via..eh? eh? ç__ç
Non lo farei mai e lo sai.
Perchè? E’ possibile, alla fine, dici sempre che ti creiamo problemi e ti picchiamo e..e..
Sarah calmati tesoro, non potrei mai farcela senza di voi.
Sarebbe come privarmi di 3/4 della mia anima..
Poi sarei un guscio vuoto.
Non sarei neanche io, quindi alla fine, mi priverei di 4/4 della mia anima.
Morirei.
Si ecco, morirei..
Moriresti?
Si.
Ehi, io ho paura della morte.
Uhmmm sta migliorando pensavo avrebbe detto qualcosa tipo ‘Il mondo non potrebbe vivere senza di me: il magnifico, stupendo, affascinante, incredibile, bellissimo.. Tjark!’
Anche..
Ecco, mi pareva.
^w^
E quindi moriresti?
Certo.
Ma io non voglio che tu muoia.
Neanche io voglio perdervi.
Grazie.
Ma schiocchina, Grazie a Voi.
..grazie a voi….
-throwaway-