Il primo secondo giorno

Con la stanchezza che mi scivola addosso come la crema in eccesso sulla pelle bagnata e le dita che tracciano nuovi incredibili percorsi sulla tastiera argentata..

Sto guardando Silent Hill e stranamente mi sta piacendo (sarà che non sono ancora comparsi i mostri) e trovo che il demonio bambina sia molto bella..però va beh.

Dopo il primo giorno di lavoro e il primo secondo giorno di una vita mi appresto ad aspettare alcuni dei personaggi pazzi che lungo la mia tana di alice ho trovato sulla via, con gli occhi stanchi e la sveglia dimenticata di là, sul comodino trasparente.
Ho voglia di scrivere e disegnare e leggere e vivere, tanta tanta che mi zampilla fuori da tutti i pori della pelle come le luci impazzite e intermittenti di un luna park notturno a Frankfurt..o a Leipzig.

Ho sognato di volare, indossando i calzari alati di Ermes e ho sognato di correre nella foresta con le gambe sottili di Artemide, la gazzella, ho sognato il temporale disegnato sulla copertina di American Gods, scatenato dalla fauci urlanti di Zeus, aperte come due braccia pronte a scagliare saette su questo mondo bronzeo.

L’età dell’oro, a parer mio, non è mai finita sulla terra.
Solo che noi abbiamo smesso di vedere quell’oro che ci sta intorno, scambiandolo per bronzo e abbiamo cercato qualcosa di più splendente, rivolgendo lo sguardo e la fede ad un diamante trasparente che si è rivelato essere nient’altro che uno specchio opaco. Egoisti, ciarlatani e narcisisti questi umani.
Come biasimare gli dei che che hanno smesso di credere in noi.
Come noi abbiamo smesso di credere in loro. O almeno voi, avete smesso..

E chi ha iniziato tra voi(noi) e loro a smettere di credere nell’altro?
[Nasce prima l’uovo o la gallina?]
E’ lo stesso principio. La stessa domanda.

Divinità più, divinità meno..per me conta molto.
Ma forse sono solo troppo di là..