Seduta sulle sponde del mio cuore asciutto

Che non si può neanche dar la colpa alla siccità, di questi tempi.
Le mie ghiandole lacrimali non riescono più a produrre acqua..o forse ne stanno producendo in continuazione, trasparente e impalpabile così da non doversi scomodare sempre e comunque per simili stronzate.
Che poi per me non sono neanche stronzate. Oramai ci rimango, butto giù il catrame e tiro dritto. Neanche ci provo più a scrivere. Ho la testa infiammata mica le ghiandole lacrimali. E qua nessuno si scomoda a dire nulla.
Non ho la scusa del papà malato, sai com’è, è bello che morto..che è brutto da scrivere così ma cazzo, io ci sto male. Ci sto ancora male e se dovessi scegliere di non alzarmi dal letto quando ci penso starei già sotto le coperte dal 14 dicembre del 2007, brutti stronzi rincoglioniti che non siete altro.
Brutte fetide schifose e orripilanti scimmie ammaestrate dei miei stivali.
Che cazzo credete di fare!? Entrate nella mia vita e vi permettete di stravolgerla così?!
cazzo ma ci pensate? Ci pensate che ho versato più lacrime per sta cazzo di scuola sanguisuga che per mio padre?! MA CI PENSATE!? NON è TRISTE!? NON è INGIUSTO SBAGLIATO TERRIBILE!? NON è TERRIBILE!?
sì che lo è cazzo, lo è e vorrei potermi alzare e gridarlo a tutti quanti voi ignoranti schifosi insensibili!
ma cosa mi frena? mi frena il fatto che non sono esibizionista nè amo rinfacciare le infamate..perchè non mi ascoltereste, voi.
Voi pensate solo che la vita sia un numero riassumibile dall’1 al 10 da firmare con una sigla. Voi credete nella cultura e la infangate di memoria a breve termine.
Voi alludete al sapere e non ne sfiorate neanche i peli più lunghi.
Voi inneggiate alla conoscenza e poi non ne sentite neanche il debole suono.
E’ sempre più simile ad un lamento lungo e lento, per me. Si sta spegnendo ma cerca di resistere.
E non occorre sapere il latino per sentirlo, non occorre la serie di Bowen e non occorre neanche la teoria dell’area..
Occorre solo un po’ di coerenza, ma quella scarseggia di questi tempi.

Che senso ha piangersi addosso? Non c’è mai uscito nessuno piangendosi addosso.
avrebbe avuto più senso piangere per papà ma io non ci riesco. Non ho mai singhiozzato per lui come ho singhiozzato per la matematica. Cazzo.
E’ davvero insostenibile questa tristezza che mi annebbia la vista e confonde i tasti luminosi di questa tastiera.
E’ come se una mano da gigante mi stringesse il petto fino all’imboccatura dell’esofago. Non riesco a respirare, sento un morso terribilmente morbido in gola, un pugno serrato non mi fa deglutire.
Forse non so distinguere le cose davvero importanti. forse tutti questi singhiozzi logaritmici e trigonometrici sono una copertura o scopertura per un dolore più grande.
Ho sonno, ho tanto sonno, ho smesso di avere fame e ho tanta sete. Non ho più fazzoletti ed è come se la saliva che non riesco a mandar giù corra al mio naso e ai miei occhi. E’ brutto è schifoso e forse è anche un po’ patetico, ma è così.
Sono triste e non ho difficoltà ad ammetterlo davanti a te, mio amico silenzioso ed elettronico, non ho paura ad ammetterlo a me stessa nè tantomeno a tjark, yuriy e sarah. ho paura di dirlo a mia madre, ma anche agli altri.
così mi è più facile scriverlo, come sempre.

viviamo tutti con la sensazione e la sicurezza di essere guardati, quando facciamo una cosa la facciamo davvero, e fino in fondo, se sappiamo che qualcuno ci guarda. e forse è un po’ anche per questo che sto scrivendo tutta questa merda catramosa. sono stufa di dire che sto bene. sto male.
e non mi va di spiegare a voce perchè…
perchè urlerei.
allora lo faccio sul blog, così se urlo non mi sentite e io non mi vergogno.
così se piango non mi vedete e io non mi vergogno.
così se crollo non mi vedete e non potete compatirmi davanti ai miei occhi stanchi e asciutti..
così se mi compatite ho il piacere di vederlo solo scritto, non ho il dovere di risponderne o vergognarmene.
perchè ci si vergogna solo davanti agli altri. quello che proviamo quando siamo da soli è solo fastidio.
posso decidere di stampare questo post e mandarlo a tutti quelli che desidero lo leggano, posso decidere che mi limiterò ad inserire l’html e a inoltrarlo nella mia pagina azzurra.

azzurra come quei pezzi d’acqua.

ho tanta voglia di rivedere delle persone che non posso rivedere.. almeno non ora.
ho voglia di parlare, anzi, di raccontare.. ho voglia di scrivere e fantasticare, ho voglia di guardare film stupidi e ho voglia di ridere. ho tanta tanta tanta voglia di ridere..quelle minuscole particelle di bellissima sensazione che generano le risate nel nostro corpo sono adorabili.
quando piangiamo invece il nostro stomaco si gira a faccia in giù e sussulta con noi, fa male.

Guardo il mio cuore asciutto con un po’ di pena.
dove sono le lacrime vere, i singhiozzi che lo devono scuotere, il dolore liquido?
dov’è il sangue?

non c’è più neanche sangue.

Tjark!

Finally I found you!