Irritable

Irritabilità.

E’ questa la pozza che sento sempre di più allargarsi dentro di me. Irritabilità perenne, irritabilità nera, irritabilità sporca e appiccicosa. Come la macchia del petrolio. Non che io sia così stupida da paragonare una catastrofe naturale al mio stato d’animo, ma l’idea è proprio quella della macchia del petrolio che si fa strada lungo l’azzurro cristallino del mare pulito..

Mi irrita tutto.. quello che mi dicono, quello che fanno. e chi? tutti.

Mi irrita chi ti suona senza preavviso, chi ti consiglia senza che tu glielo chieda e chi si comporta da superiore. Lo so che viviamo per essere criticati e consigliati, è vero, non solo, ma anche, e soprattutto.. Lo so che determinate cose si scrivono, dicono e fanno per questo, ma basta! chi vi ha chiesto qualcosa?  sono un po’ stanca è vero e questo esaspera le mie sensazioni e le mie reazioni a riguardo..

Ma forse ho solo paura.. ho paura di tutto quetso, dei cambiamenti, del crescere, del finire catapultata in una nuova dimensione, dove non ci trovi tutte quelle persone che speravi di trovarci, dove scopri che ti mancano persone e situazioni che magari prima ti esasperavano. E uso tanto il verbo esasperare perchè è il verbo giusto.. e voglio farlo. ecco.

Mi mancano le persone e al tempo stesso non mi mancano le persone. Sono tornata ad essere complicata.. però è così.

Mi sento come una ragazza persa nel bosco, che gira la testa prima a destra e poi a sinistra e poi è spaventata, corre, è senza fiato, urla.

Urla.. e cosa urla?

“Dove siete, Kitsunè?

quando è il momento in cui mi venite in mio aiuto?”

 

1 Commento (+aggiungi il tuo?)

  1. kena
    Nov 10, 2010 @ 00:33:39

    non so se mi fa piacere ma capisco.
    però ti mando un bacio e non so se aiuta ma so che mi fa piacere.

    Rispondi

Lascia un commento